“Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l’inquilino.” Victor Hugo
Viareggio, settembre 2012 di Francesca Amoroso
Ci sono luoghi e luoghi. Quelli belli, quelli famosi o molto brutti in fin dei conti ci lasciano indifferenti. Al massimo interessano il nostro versante culturale, il più mediocre. I luoghi veri, quelli che ci generano, quelli che catturano la memoria, sono quelli che ci hanno visto fuori di noi stessi, che hanno ospitato il nostro eccesso, l’ammissione o il terrore dei nostri desideri, tutti quelli che furono il letto di un capovolgimento
Yasmina Reza Al di sopra delle cose
La casa dei sogni è attorniata di alberi e prati (…) e bisogna essere proprietario; tuttavia gli americani la abitano raramente per più di cinque anni. Non si tratta di un bisogno reale ma di un simbolo. Questo simbolo implica un’abitazione isolata e non una serie di abitazioni e l’ideale di casa è estetico non funzionale (…) Il simbolo non è necessariamente buono o ragionevole in termini di utilità, ed infatti stato criticato, ma è reale e rappresenta una concezione del mondo ed un’etica”
Amos Rapoport, House Form and Culture, Prentice-Hall, Englewood Cliffs, N.J., 1969, pp.183-184.
di Afra Bacci