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La casa dei sogni è attorniata di alberi e prati (…) e bisogna essere proprietario; tuttavia gli americani la abitano raramente per più di cinque anni. Non si tratta di un bisogno reale ma di un simbolo. Questo simbolo implica un’abitazione isolata e non una serie di abitazioni e l’ideale di casa è estetico non funzionale (…) Il simbolo non è necessariamente buono o ragionevole in termini di utilità, ed infatti  stato criticato, ma è reale e rappresenta una concezione del mondo ed un’etica”

Amos Rapoport, House Form and Culture, Prentice-Hall, Englewood Cliffs, N.J., 1969, pp.183-184.